Facciata dinamica intelligente

Architettura e ambiente

E’ la prima università a basso consumo energetico della Danimarca. E sopratutto il primo edificio che risponde agli stringenti requisiti di efficienza e risparmio energetico per il costruito entrati in vigore nel 2015.

Inaugurato lo scorso febbraio dopo un lungo periodo di ricerca e progettazione- lo studio  Henning Larsen Architects ha vinto nel 2008 il concorso bandito dalla Danish University -  il Kolding Campus è un perfetto esempio di innovazione tecnologica e design evoluto.

Facciata dinamica che si autoregola in base alla luce e alla temperatura

Cuore del progetto è la facciata dinamica dotata di un sistema di schermatura solare in grado di autoregolarsi per fornire agli interni il giusto apporto di luce e calore. La facciata continua in vetro si compone di 1600 pannelli brise soleil in acciaio perforato montati su telai mobili che ne consentono il movimento. I pannelli sono dotati di sensori che monitorano costantemente i livelli di luce e temperatura e di un sistema meccanico che regolano il loro orientamento al fine di mantenere le condizioni climatiche ideali. Il funzionamento è tanto semplice quanto efficace: durante il giorno le piccole aperture fanno filtrare la luce (non in modo diretto, grazie alla composizione perforata che rimanda a degli origami) negli ambienti interni, mentre al calare della notte i led trasformano il palazzo in una scultura retro illuminata. Non solo, alcuni inserti sono stati progettati colorati, di modo da dare vivacità all'edificio. Ultimo dettaglio- ma non meno importante, almeno da un punto di vista architettonico- le persiane hanno una forma triangolare che richiama quella dell'intero edificio, creando un dialogo tra interno ed esterno.

Geometria triangolare


La scelta della geometria triangolare è stata intrapresa, come rivelano i progettisti, per vari motivi. Innanzitutto per favorire il maggior apporto di illuminazione, poi per creare una continuità 'ambientale' con il fiume Kolding posto nelle vicinanze. E infine per rispondere all'esigenza di creare una struttura che non fosse soltanto una sede universitaria ma anche un vero e proprio monumento per la città danese.

Le altre scelte impiantistiche green

Gli obiettivi energetici non sono stati ad ogni modo raggiunti soltanto grazie alla facciata dinamica ma anche ad una serie di scelte impiantistiche orientate all'efficienza. La struttura di 13.700 metri quadrati ha un sistema di ventilazione meccanico integrato nella superficie del soffitto, un impianto di illuminazione a Led, un sistema fotovoltaico sul tetto e un grande lucernario.

Interni modulari

La stessa accuratezza si trova anche nella progettazione interna. La grande hall è stata pensata come una grande piazza coperta dotata di balconi ed affacci privati che si sviluppa per l'intera altezza dell’edificio (sei piani), mettendo in comunicazione i sei piani su cui si sviluppa. I vari spazi si dispiegano attraverso un effetto 'a vortice' creato appunto dal vuoto asimettrico dell'ingresso. Questa particolare struttura dà vivacità e monumentalità all'edificio ma ha anche consentito la creazione di una serie di spazi pubblici, al fine di promuovere lo scambio e l'interazione fra gli occupanti.

Fonte sito casa & Clima

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