Villini liberty - STOP demolizioni

Dalle vie che circondano villa Paganini su via Nomentana, poi giù lungo corso Trieste, tra i pini di piazza Trento, piazza Trasimeno.

Ancora, i gioielli architettonici di viale Gorizia, via Reno, via Fucino, con piazza Ledro, piazza Sabazio e piazza Trasimeno. Le meraviglie liberty di piazza Caprera e piazza Mincio. Tutto il tessuto storico, architettonico e paesaggistico, tutti i villini del primo Novecento, sono adesso vincolati e sotto tutela. Mai più demolizioni e ricostruzioni, come nel caso di via Ticino, mai più sopraelevazioni, ampliamenti con aggiunta di balconi, bow- window e altro, mai più alterazioni dei giardini con box, garage o depositi. Dopo la lunga battaglia di Repubblica, dei comitati degli abitanti dei quartieri e del Municipio, è stata pubblicata alla fine di gennaio sulla Gazzetta ufficiale la dichiarazione di tutela del direttore generale di Archeologia, belle arti e paesaggio del Mibact Federica Galloni. Il provvedimento, avviato e portato avanti negli mesi scorsi dall'allora soprintendente Francesco Prosperetti, si è concluso con un atto storico, un vincolo paesaggistico praticamente quasi su un intero quartiere, il tutto in base al Codice dei beni culturali.

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